ORAZIONE EPICA
Concerto in rima e in battaglia

con
Enrico Caravita

musiche
Andrea Fioravanti

testo, drammaturgia e regia
Eugenio Sideri


Piccole storie che fanno la Storia.
Orazione epica è un progetto che nasce in un flusso intermittente tra scrittura e ri-scrittura.

Si tratta di uno spettacolo per VOCE e MUSICA.
485 versi in rima baciata a raccontare di Filottete ed Ulisse, con la guerra di Troia che ancora fa scintille, e Achille e Neottolemo e Agamennone.
Raccontiamo il mito e l’epos di un episodio che vede, in un piano machiavellico, contrapporsi Ulisse e Filottete, la ragion di Stato e l’umanità.
Da lontano riprendiamo la poesia e il verso, riprendiamo la percussione, riprendiamo il racconto di 2500 anni fa per rivivere oggi quelle gesta in cui ancora ci possiamo rispecchiare.

C’è stato un tempo in cui cominciava
la guerra più grande che si ricordava,
per essa quell’uomo era partito
e con sette navi guidava spedito…

 

 

A Lemno, isola dove Filottete, eterno zoppo dalla gamba maledetta (è stato morso da un serpente sacro che gli ha provocato una ferita mai rimarginabile)…

…così bastò un momento di disattenzione
e rapido il morso giunse in direzione,
la gamba colpì provocando il disastro
in un attimo  il piede si fece nerastro,

grida bestemmie e un gran fetore
il sangue sgorgava a tutte le ore.
Filottete colpito forte lamentava
la ferita proprio non si rimarginava

…la sincerità non è più di casa, da quando Neottolemo ed Ulisse sono sbarcati.

Mentre i passi toccavan la riva bagnata
Ulisse parlò con bocca misurata:
“Ora trova Filottete, lo zoppo guerriero,
e digli che tu m’odi, m’odi davvero,
in fondo è vero non è falsità
ma non dir tutta la verità…

Si cercano le preziose armi di Filottete: arco e frecce che lo stesso Eracle gli ha donato. Senza di esse la guerra di Troia non troverà fine.

…nel cielo  Calcante, grande indovino,
trovò la chiave verso il destino:
“La guerra si vince se torna in battaglia
di Eracle l’arco e la freccia mitraglia.

Voce e musica raccontano la vicenda senza mediazione, dando al dramma il respiro di un concerto , in cui l’urgenza del grido e della denuncia sono anima percussiva e violenta, ma pure sussurro graffiante. Il corpo dell’attore si fonde con la narrazione e la musica incalza: una lectio, che non ha la pretesa di insegnare, ma semplicemente il desiderio di mostrare raccontando.

… allora ti dico, prova a pensare
che Ulisse potrebbe diverso sembrare:
disposto a ingannare, disposto a mentire,
come un infame disposto a tradire,
disposto alle spalle un amico colpire
pur di vedere il suo piano riuscire

Illustrazioni di Enrico Rambaldi