di Eugenio Sideri

 

con  Enrico Caravita e Matteo Timo

regia  Eugenio Sideri

 

un progetto a cura di  Eugenio Sideri ed Enrico Caravita

musiche  Alessandro Taddei

 

Con il contributo di

Comune di Ravenna – 60°LIBERA. Ravenna sessant’anni di libertà – Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna

e il patrocinio

Regione Emilia Romagna – Provincia di Ravenna – Circoscrizione Prima – A.N.P.I provinciale di Ravenna

 

 

Ci sono storie che hanno fatto la Storia.

Storie di uomini che non hanno esitato a scegliere e non hanno esitato a lottare.

Uomini che erano ragazzi, giovanissimi ragazzi che  forse non sono mai stati giovani. La vita, la Storia, li ha costretti ‘uomini’ da subito. E nella ferocia della gabbia che li voleva uomini hanno scelto la lotta.

Napoleone, prima ancora che un progetto, è un viaggio in bicicletta.

Pedalano, i due attori, e pedalando incontrano nomi e fatti, storie e vicende.

Partigiani. In città, nella pianura e fra le colline. Tra i canneti della palude ed in pineta. Spesso e volentieri in bicicletta.

E proprio su due biciclette parte questo progetto, questa storia. Due biciclette che attraversano la Romagna per portare armi, per combattere, per fuggire, per nascondersi, per piangere, per gridare, per morire, per ricostruire. Due

biciclette e due ragazzi di oggi, due giovani lontani di quasi 60 anni da quella guerra, che però, proprio in virtù di questa lontananza, si fanno domande.

E chiedono alla strada in cui pedalano di raccontare fatti e nomi.

E la strada parla, eccome se parla. Forse a volte potrà essere imprecisa, non ricordare bene, o confondere una versione con l’altra, ma resta impressa una memoria di fondo: partigiani.

“…e quest’aria, poi, creata dalla Resistenza, è semplicemente l’aria della libertà. Se dovessi dire in breve quel che distingue un regime di libertà da un regime di servitù direi che mentre la servitù è un malanno per tutti, anche per coloro che ne traggono vantaggio, la libertà è un beneficio per tutti, anche per coloro che la sconfessano”.

(Norberto Bobbio, 20 aprile 1955, in occasione di un discorso sulla Resistenza tenuto al centro Universitario Cinematografico di Torino)

 

Napoleone, la realtà storica dei partigiani a teatro

« […] la forza di Napoleone sta tutta nelle parole, in un testo opportunamente e perfettamente bilanciato tra storia universale (fatta di morte, paura, soprusi) e storia personale (gli amori, la fame, le speranze), che cala il pubblico in una vicenda tragicamente già nota ma che mai abusa della sua enorme carica di pathos, per lasciare spazio alla ben più evocativa e toccante realtà oggettiva delle vicende dei protagonisti, i partigiani. […] Napoleone e i suoi fratelli raccontano le storie delle strade della Romagna, macchiate del sangue di troppi innocenti, e lo fanno semplicemente, senza retorica, senza moralismi, senza commiserazione. […] Più efficace di cento celebrazioni di piazza, Napoleone è uno spettacolo di profondo coinvolgimento emotivo, intelligente, spietatamente onesto. Ancora una volta Eugenio Sideri dimostra quindi la sua abilità letteraria, affrontando una sfida difficile e piena di insidie – l’unione di realtà storica e teatro va affrontata sempre con cautela- dalla quale se ne esce con un lavoro sobrio ma di grande spessore artistico e drammaturgico, destinato a farsi ricordare. »

7 dicembre 2004, Alessandro Fogli,  “Il Corriere di Ravenna”